Il fenomeno del cyberbullismo, recentemente disciplinato dal legislatore con la l. 29 maggio 2017, n. 71, solleva numerose problematiche di ordine giuridico. La scelta del legislatore è stata infatti considerata da molti poco coraggiosa e, per alcuni versi, inopportuna. In particolare, si critica l’aver fissato nel quattordicesimo anno di età l’attribuzione del potere di agire per tutelare le proprie ragioni. Lo scritto analizza le ricadute pratiche di tale scelta anche operando un parallelo con quanto previsto dalla normativa sulla protezione dei dati personali evidenziandone soprattutto le differenze di presupposto. The phenomenon of cyberbullying, recently regulated with law 29 May 2017, n. 71, raises numerous legal issues. In fact, a great part of the doctrine considers the choice of the legislator not very courageous and, in some ways, inappropriate. In particular, it is criticized for having established the attribution of the power to act to protect one’s own reasons in the fourteenth year of age. The paper analyzes the practical repercussions of this choice, also making a parallel with the provisions of the legislation on the protection of personal data, highlighting above all the differences in presuppositions.
Cyberbullismo
nazzaro
2020-01-01
Abstract
Il fenomeno del cyberbullismo, recentemente disciplinato dal legislatore con la l. 29 maggio 2017, n. 71, solleva numerose problematiche di ordine giuridico. La scelta del legislatore è stata infatti considerata da molti poco coraggiosa e, per alcuni versi, inopportuna. In particolare, si critica l’aver fissato nel quattordicesimo anno di età l’attribuzione del potere di agire per tutelare le proprie ragioni. Lo scritto analizza le ricadute pratiche di tale scelta anche operando un parallelo con quanto previsto dalla normativa sulla protezione dei dati personali evidenziandone soprattutto le differenze di presupposto. The phenomenon of cyberbullying, recently regulated with law 29 May 2017, n. 71, raises numerous legal issues. In fact, a great part of the doctrine considers the choice of the legislator not very courageous and, in some ways, inappropriate. In particular, it is criticized for having established the attribution of the power to act to protect one’s own reasons in the fourteenth year of age. The paper analyzes the practical repercussions of this choice, also making a parallel with the provisions of the legislation on the protection of personal data, highlighting above all the differences in presuppositions.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.