Regimi alimentari. Il cibo e il potere nei sistemi totalitari

In the years between the two wars, in the narrative field, food loses the expressive centrality it had previously had, but on the other hand it becomes the ideological battlefield of the continuation of the anti­tradition campaign of futurist origin, think of the war unleashed by Marinetti against pastasciutta; which is opposed, through the wise and highly cultured pen of Paolo Monelli, the exaltation of Italianness proud of its traditions that show an incredible variety of gastronomic proposals, different from region to region, capable of resisting autarchic restrictions. Finally, the restrictions imposed by the sanctions will give rise to a flourishing of recipe books “for difficult ti­ mes” that, especially thanks to Amalia Moretti Foggia della Rovere, will try to propose themselves to readers not in the classic formulation of the recipe book, but in that of a reading book in which the recipe is a part of the photograph of female daily life

Negli anni fra le due guerre, in ambito narrativo, il cibo perde la centralità espres- siva avuta in precedenza, ma di contro esso diviene il campo di battaglia ideologico del proseguimento della campagna anti-tradizione di matrice futurista, si pensi alla guerra scatenata da Marinetti contro la pastasciutta; ad essa viene opposta, attraver- so la sapiente e coltissima penna di Paolo Monelli, l’esaltazione dell’italianità fiera delle proprie tradizioni che mostrano una incredibile varietà di proposte gastrono- miche, diverse da regione a regione, capaci di resistere alle restrizioni autarchiche. Infine proprio le restrizioni imposte dalle sanzioni daranno vita ad un fiorire di ricettari “per i tempi difficili” che, soprattutto grazie ad Amalia Moretti Foggia del- la Rovere, tenteranno di proporsi alle lettrici non nella formulazione classica del ricettario, ma in quella di un libro di lettura nel quale la ricetta è una parte della fotografia della vita quotidiana femminile