Il presente studio si propone di esplorare il concetto di traduzione nella produzione teatrale di Derek Walcott, in particolare, attraverso l’analisi dell’opera Pantomime. Concentrandosi sull’idea della traduzione non solo come trasposizione linguistica ma come riscrittura creativa intertestuale e intersemiotica, si intende investigare come Walcott manipola e reinventa il testo classico, in particolare il romanzo Robinson Crusoe, per riflettere e rivelare le complesse identità sincretiche dell’esperienza caraibica. L’approccio teorico di questo studio – attingendo ai fondamenti degli studi postcoloniali e traduttologici – si fonda su due principali contesti teorici: la traduzione come atto di riscrittura testuale (Berman, 1999) e la traduzione intersemiotica (Kristeva, 1969; Barthes 1970; Elam, 1980; De Marinis 2003) che porta dalla parola scritta alla performance scenica. Attraverso queste lenti, si esplorerà come Walcott trasforma il testo letterario preesistente in un nuovo medium, il teatro, dove la parola scritta si traduce in azione scenica, suoni, gesti e atmosfere che evocano la molteplicità linguistica e culturale dei Caraibi. In particolare, ci si concentrerà sulla polifonia linguistica che emerge nell’opera di Walcott, dove le voci dei personaggi e la voce narrativa si intrecciano in un tessuto ricco di dialetti, creoli e lingue europee. Questo processo di traduzione plurale non solo trasporta il testo su un nuovo piano di espressione, ma funge anche da strumento di esplorazione e rappresentazione dell’identità culturale e storica dell'arcipelago caraibico. La scena teatrale diviene quindi lo spazio privilegiato in cui avviene una duplice traduzione: quella dal testo narrativo classico al testo teatrale e quella delle complesse identità caraibiche, che vengono tradotte e rappresentate attraverso l’azione scenica. Il contributo mira a evidenziare come il teatro di Derek Walcott non sia semplicemente una trasposizione o adattamento, ma un atto creativo di traduzione che sfida e arricchisce il testo originale, rivelando nuove prospettive e significati attraverso l’arte della rappresentazione.

Traduzione e identità sincretiche in scena: il teatro di Derek Walcott

Cristina Benicchi
2025-01-01

Abstract

Il presente studio si propone di esplorare il concetto di traduzione nella produzione teatrale di Derek Walcott, in particolare, attraverso l’analisi dell’opera Pantomime. Concentrandosi sull’idea della traduzione non solo come trasposizione linguistica ma come riscrittura creativa intertestuale e intersemiotica, si intende investigare come Walcott manipola e reinventa il testo classico, in particolare il romanzo Robinson Crusoe, per riflettere e rivelare le complesse identità sincretiche dell’esperienza caraibica. L’approccio teorico di questo studio – attingendo ai fondamenti degli studi postcoloniali e traduttologici – si fonda su due principali contesti teorici: la traduzione come atto di riscrittura testuale (Berman, 1999) e la traduzione intersemiotica (Kristeva, 1969; Barthes 1970; Elam, 1980; De Marinis 2003) che porta dalla parola scritta alla performance scenica. Attraverso queste lenti, si esplorerà come Walcott trasforma il testo letterario preesistente in un nuovo medium, il teatro, dove la parola scritta si traduce in azione scenica, suoni, gesti e atmosfere che evocano la molteplicità linguistica e culturale dei Caraibi. In particolare, ci si concentrerà sulla polifonia linguistica che emerge nell’opera di Walcott, dove le voci dei personaggi e la voce narrativa si intrecciano in un tessuto ricco di dialetti, creoli e lingue europee. Questo processo di traduzione plurale non solo trasporta il testo su un nuovo piano di espressione, ma funge anche da strumento di esplorazione e rappresentazione dell’identità culturale e storica dell'arcipelago caraibico. La scena teatrale diviene quindi lo spazio privilegiato in cui avviene una duplice traduzione: quella dal testo narrativo classico al testo teatrale e quella delle complesse identità caraibiche, che vengono tradotte e rappresentate attraverso l’azione scenica. Il contributo mira a evidenziare come il teatro di Derek Walcott non sia semplicemente una trasposizione o adattamento, ma un atto creativo di traduzione che sfida e arricchisce il testo originale, rivelando nuove prospettive e significati attraverso l’arte della rappresentazione.
2025
9791222325415
traduzione, intersemiotica, "Pantomime", sincretismo, polifonia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14090/12621
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