Nell’ultimo atto della procedura costituzionale che ha portato alla riduzione del numero dei parlamentari, nell’ottobre del 2019, alla vigilia dell’ultimo voto utile per chiudere l’iter della revisione, i partiti che all’epoca sostenevano il Conte II convennero di sottoscrivere un documento d’impegni sulla prosecuzione del percorso di riforma parlamentare per consentire l’effettiva funzionalità della riforma. Le forze politiche di maggioranza, infatti, concordarono un’agenda di priorità che poneva alcuni punti condivisi. La legislatura è ad un anno dalla sua conclusione e la riforma rischia di rimanere incompiuta.
Una riforma preterintenzionale?
Pisicchio G
2021-01-01
Abstract
Nell’ultimo atto della procedura costituzionale che ha portato alla riduzione del numero dei parlamentari, nell’ottobre del 2019, alla vigilia dell’ultimo voto utile per chiudere l’iter della revisione, i partiti che all’epoca sostenevano il Conte II convennero di sottoscrivere un documento d’impegni sulla prosecuzione del percorso di riforma parlamentare per consentire l’effettiva funzionalità della riforma. Le forze politiche di maggioranza, infatti, concordarono un’agenda di priorità che poneva alcuni punti condivisi. La legislatura è ad un anno dalla sua conclusione e la riforma rischia di rimanere incompiuta.File in questo prodotto:
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