Il Sessantotto non è stato un evento casuale, né totalmente imprevisto. Certo ha colto di sorpresa molti protagonisti della scena politica e culturale dell'epoca, ma avvisaglie si erano già avute negli anni precedenti. Soprattutto, qualcuno stava da tempo sognando che qualcosa del genere potesse avverarsi, qualcosa di simile ad una situazione insurrezionale, se non la "Rivoluzione" vera e propria. Chi erano questi "qualcuno" e dove si collocavano nella società e nella politica dell'Italia degli anni Sessanta? Il libro ricostruisce la topografia di quella sinistra che dopo il 1956 cominciò a criticare in modo sempre più duro e sistematico la sinistra dei partiti e dei sindacati istituzionali. Nell'esame della genesi della sinistra extra-parlamentare, dalle riviste neo-marxiste ai gruppi di intervento nelle fabbriche, sono così rintracciate alcune delle ragioni fondamentali per le quali il Sessantotto italiano è stato forse il primo moto di contestazione studentesca ad esplodere in Europa e senz'altro l'ultimo ad esaurire la propria carica antagonista. Il Sessantotto in Italia durò oltre dieci anni, ma dieci anni erano stati quelli necessari alla sua incubazione. Con un'attenzione particolare all'universo politico e ideologico della sinistra, dentro e fuori Pci e Psi, è di questo "decennio di preparazione" alla "contestazione globale" che il libro narra la storia. Molti i protagonisti: Togliatti e Longo, Panzieri e Tronti, Negri e Sofri, Piperno e Scalzone, e tanti altri ancora.

Sognando la rivoluzione. La sinistra italiana e le origini del '68

BRESCHI D
2008-01-01

Abstract

Il Sessantotto non è stato un evento casuale, né totalmente imprevisto. Certo ha colto di sorpresa molti protagonisti della scena politica e culturale dell'epoca, ma avvisaglie si erano già avute negli anni precedenti. Soprattutto, qualcuno stava da tempo sognando che qualcosa del genere potesse avverarsi, qualcosa di simile ad una situazione insurrezionale, se non la "Rivoluzione" vera e propria. Chi erano questi "qualcuno" e dove si collocavano nella società e nella politica dell'Italia degli anni Sessanta? Il libro ricostruisce la topografia di quella sinistra che dopo il 1956 cominciò a criticare in modo sempre più duro e sistematico la sinistra dei partiti e dei sindacati istituzionali. Nell'esame della genesi della sinistra extra-parlamentare, dalle riviste neo-marxiste ai gruppi di intervento nelle fabbriche, sono così rintracciate alcune delle ragioni fondamentali per le quali il Sessantotto italiano è stato forse il primo moto di contestazione studentesca ad esplodere in Europa e senz'altro l'ultimo ad esaurire la propria carica antagonista. Il Sessantotto in Italia durò oltre dieci anni, ma dieci anni erano stati quelli necessari alla sua incubazione. Con un'attenzione particolare all'universo politico e ideologico della sinistra, dentro e fuori Pci e Psi, è di questo "decennio di preparazione" alla "contestazione globale" che il libro narra la storia. Molti i protagonisti: Togliatti e Longo, Panzieri e Tronti, Negri e Sofri, Piperno e Scalzone, e tanti altri ancora.
2008
978-88-564-0023-6
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