Quale Italia costruire dopo il fascismo ? Un’Italia democratica, certo: ma quante e quali immagini di democrazia circolavano nelle famiglie politico-culturali e politico-partitiche nel periodo di transizione dal fascismo alla Repubblica, appunto tra l’estate del 1943 e l’estate del 1946? E ancora, in quale clima politico-culturale e con quali coordinate teoriche e bagaglio ideologico si giunse alla vigilia dell’elezione di quell’assemblea che avrebbe deciso forme e contenuti della Carta fondamentale su cui edificare il nuovo sistema politico, istituzionale e sociale, dell’Italia del dopoguerra? In particolare il fuoco della nostra analisi sarà concentrato sul modo in cui i diversi intellettuali o le riviste di cultura politica valutarono il concetto di democrazia in quel triennio di transizione istituzionale. In questa ampia ricerca scorrono le principali famiglie politiche, con le relative sfumature interne: dalla prospettiva rivoluzionaria marxista alla cultura liberale e antitotaliaria, dal modello cristiano-democratico a quello azionista, rigorosamente antifascista, fino alle culture “minori”, ma non meno importanti, come la sinistra cristiana o il qualunquismo. Da questo fecondo dibattito nacque la Costituzione e da lì partì la nuova Italia. Questa ricerca ci può fare meglio capire i punti di forza, quelli di incertezza, o addirittura di crisi, che la società italiana ha mostrato nei decenni successivi.
QUALE DEMOCRAZIA PER LA REPUBBLICA? CULTURE POLITICHE NELL'ITALIA DELLA TRANSIZIONE 1943-1946
BRESCHI D
2020-01-01
Abstract
Quale Italia costruire dopo il fascismo ? Un’Italia democratica, certo: ma quante e quali immagini di democrazia circolavano nelle famiglie politico-culturali e politico-partitiche nel periodo di transizione dal fascismo alla Repubblica, appunto tra l’estate del 1943 e l’estate del 1946? E ancora, in quale clima politico-culturale e con quali coordinate teoriche e bagaglio ideologico si giunse alla vigilia dell’elezione di quell’assemblea che avrebbe deciso forme e contenuti della Carta fondamentale su cui edificare il nuovo sistema politico, istituzionale e sociale, dell’Italia del dopoguerra? In particolare il fuoco della nostra analisi sarà concentrato sul modo in cui i diversi intellettuali o le riviste di cultura politica valutarono il concetto di democrazia in quel triennio di transizione istituzionale. In questa ampia ricerca scorrono le principali famiglie politiche, con le relative sfumature interne: dalla prospettiva rivoluzionaria marxista alla cultura liberale e antitotaliaria, dal modello cristiano-democratico a quello azionista, rigorosamente antifascista, fino alle culture “minori”, ma non meno importanti, come la sinistra cristiana o il qualunquismo. Da questo fecondo dibattito nacque la Costituzione e da lì partì la nuova Italia. Questa ricerca ci può fare meglio capire i punti di forza, quelli di incertezza, o addirittura di crisi, che la società italiana ha mostrato nei decenni successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.