La riorganizzazione del sistema di accoglienza dei cittadini migranti in Italia, realizzata dal Decreto Sicurezza I n. 113/2018, sta spingendo verso l’irregolarità una quota sempre più ampia di cittadini migranti presenti in territorio italiano, soprattutto a seguito dell’abolizione della protezione umanitaria. Studi in materia indicano come la popolazione migrante irregolare rischi di raggiungere numeri sempre più elevati nel prossimo futuro, condannando alla precarietà cittadini stranieri che avrebbero avuto accesso a forme di protezione previste dalla disciplina previgente ed ora non più disponibili. Una precarizzazione sistematica e senza alternative dei migranti irregolari, tuttavia, potrebbe verosimilmente indurre questi ultimi verso condizioni di povertà, clandestinità e conseguente criminalità, trasformandosi in un pericolo per la sicurezza sociale del Paese che richiederebbe un intervento responsabile da parte della politica e delle istituzioni.
Asilo ed accoglienza ad un anno dal Decreto Sicurezza I: una precarietà annunciata?
Andrea De Petris
2021-01-01
Abstract
La riorganizzazione del sistema di accoglienza dei cittadini migranti in Italia, realizzata dal Decreto Sicurezza I n. 113/2018, sta spingendo verso l’irregolarità una quota sempre più ampia di cittadini migranti presenti in territorio italiano, soprattutto a seguito dell’abolizione della protezione umanitaria. Studi in materia indicano come la popolazione migrante irregolare rischi di raggiungere numeri sempre più elevati nel prossimo futuro, condannando alla precarietà cittadini stranieri che avrebbero avuto accesso a forme di protezione previste dalla disciplina previgente ed ora non più disponibili. Una precarizzazione sistematica e senza alternative dei migranti irregolari, tuttavia, potrebbe verosimilmente indurre questi ultimi verso condizioni di povertà, clandestinità e conseguente criminalità, trasformandosi in un pericolo per la sicurezza sociale del Paese che richiederebbe un intervento responsabile da parte della politica e delle istituzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.