Una città culturale è per forza di cose una città a vocazione turistica, che deve offrire servizi, anche commerciali, a residenti e non. Il Comune di Firenze, poche settimane fa, ha deciso di regolamentare diversamente il piano del commercio. Si apre il centro storico alle medie superfici fino a 2.500 mq, ma si dettano una serie di indicazioni tassative. L’intento è quello di promuovere uno sviluppo equilibrato delle superfici di vendita e di sancire il divieto dei nuovi tipi di attività come internet point e fast food.

Negozi e cultura a Firenze

Elisa Latella
2014-01-01

Abstract

Una città culturale è per forza di cose una città a vocazione turistica, che deve offrire servizi, anche commerciali, a residenti e non. Il Comune di Firenze, poche settimane fa, ha deciso di regolamentare diversamente il piano del commercio. Si apre il centro storico alle medie superfici fino a 2.500 mq, ma si dettano una serie di indicazioni tassative. L’intento è quello di promuovere uno sviluppo equilibrato delle superfici di vendita e di sancire il divieto dei nuovi tipi di attività come internet point e fast food.
2014
città culturale, vocazione turistica, servizi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14090/6370
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