Il saggio che il grande intellettuale vittoriano Leslie Stephen dedica ai romanzi di Benjamin Disraeli (1804-1881) merita di essere letto per almeno due motivi. Primo, perché è una buona introduzione all’opera letteraria di una personalità nota in Italia come altrove per ragioni che trascurano l’intera produzione narrativa data alle stampe nel corso di tutto il diciannovesimo secolo. Secondo, perché il contesto culturale più stimolante in cui I romanzi di Benjamin Disraeli (1874) prende vita è la riflessione tardovittoriana sul comico, della quale Stephen è una delle due colonne portanti insieme all’amico George Meredith.Dalla lettura di Stephen, la scrittura creativa di Disraeli, pur nella sua imperfezione, che la rende a tutt’oggi marginale rispetto alle più famose opere letterarie del tempo, emerge come un modello di ironia, umorismo e stile.
I romanzi di Benjamin Disraeli
Niedda
2023-01-01
Abstract
Il saggio che il grande intellettuale vittoriano Leslie Stephen dedica ai romanzi di Benjamin Disraeli (1804-1881) merita di essere letto per almeno due motivi. Primo, perché è una buona introduzione all’opera letteraria di una personalità nota in Italia come altrove per ragioni che trascurano l’intera produzione narrativa data alle stampe nel corso di tutto il diciannovesimo secolo. Secondo, perché il contesto culturale più stimolante in cui I romanzi di Benjamin Disraeli (1874) prende vita è la riflessione tardovittoriana sul comico, della quale Stephen è una delle due colonne portanti insieme all’amico George Meredith.Dalla lettura di Stephen, la scrittura creativa di Disraeli, pur nella sua imperfezione, che la rende a tutt’oggi marginale rispetto alle più famose opere letterarie del tempo, emerge come un modello di ironia, umorismo e stile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.