Edmund Burke’s "Enquiry into the Sublime and Beautiful" presents an original model of anti-representationalist and emotive semantics, whose origin this essay traces back to the Irish response elicited by John Locke’s theory of language. This cultural background, especially in the form elaborated by George Berkeley, provides the basis for Burke’s theory, which he clears of the theological preoccupations still affecting Berkeley’s philosophy. The focus of this study finally shifts to the impact that Burke’s theory had on the Scottish ‘commonsense’ philosopher Dugald Stewart.

La "Ricerca filosofica su bello e sublime" di Edmund Burke si conclude con una teoria antirappresentazionalistica del linguaggio che matura nel contesto culturale irlandese in risposta alla semantica cognitiva di John Locke. Oltre ad esplorare tale contesto, soprattutto nella forma elaborata da George Berkeley, questo lavoro indaga la questione dell’indeterminatezza semantica sviluppata da Burke, che sgancia i meccanismi della significazione dalla sovrastruttura teologica ancora operante nel pensiero di Berkeley. Nella parte finale viene messo in rilievo l’influsso che la teoria linguistica di Burke ha esercitato sul pensiero del filosofo scozzese Dugald Stewart.

Edmund Burke's Theory of Language. Irish Background and Scottish Connections

NIEDDA D
2005-01-01

Abstract

Edmund Burke’s "Enquiry into the Sublime and Beautiful" presents an original model of anti-representationalist and emotive semantics, whose origin this essay traces back to the Irish response elicited by John Locke’s theory of language. This cultural background, especially in the form elaborated by George Berkeley, provides the basis for Burke’s theory, which he clears of the theological preoccupations still affecting Berkeley’s philosophy. The focus of this study finally shifts to the impact that Burke’s theory had on the Scottish ‘commonsense’ philosopher Dugald Stewart.
2005
La "Ricerca filosofica su bello e sublime" di Edmund Burke si conclude con una teoria antirappresentazionalistica del linguaggio che matura nel contesto culturale irlandese in risposta alla semantica cognitiva di John Locke. Oltre ad esplorare tale contesto, soprattutto nella forma elaborata da George Berkeley, questo lavoro indaga la questione dell’indeterminatezza semantica sviluppata da Burke, che sgancia i meccanismi della significazione dalla sovrastruttura teologica ancora operante nel pensiero di Berkeley. Nella parte finale viene messo in rilievo l’influsso che la teoria linguistica di Burke ha esercitato sul pensiero del filosofo scozzese Dugald Stewart.
Teorie linguistiche
Settecento inglese
indeterminatezza semantica
Linguistic theories
British Eighteenth century
semantic indeterminacy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14090/956
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