Translating patents from German into Italian: didactic applications and professional perspectives Translating a patent is a challenge at two levels, given that its technical content is integrated into a textual and linguistic framework of an unmistakably juridical nature. The translation process thus necessarily involves a differentiated theoretical and practical approach, encompassing the morphosynctatic, lexical and textual peculiarities of both components and consequently confronting the translator with no easy task. Nevertheless a series of aspects, such as strict layout rules, syntactic and lexical recurrences, a high degree of redundancy as well as a strong tendency towards monosemy counterbalance the aforesaid complexity. This makes the patent a somewhat unique text type, suitable to be dealt with in specialized translation courses at MA level for at least two reasons. Firstly, it urges the students to adopt a differentiated translation strategy to cope with both its technical and juridical content and secondly, it encourages them to make extensive use of their computer skills and possibly of a CAT-tool. The patent appears to be one of the text types which best facilitate that leap from didactic to professional translation, the ultimate goal of our teaching activity and our students' efforts.

Tradurre un brevetto equivale ad accettare una sfida che si svolge su almeno due livelli poiché in esso l'elemento tecnico-scientifico si inserisce in una cornice testuale, linguistica e concettuale di chiaro stampo giuridico. L'opera di trasposizione linguistica richiede pertanto l'adozione di un approccio teorico e pratico differenziato, che tenga conto delle peculiarità morfosintattiche, lessicali e testuali di entrambe le componenti. La conseguente difficoltà del processo traduttivo è compensata tuttavia dalla presenza di alcuni tratti condivisi, quali ad esempio la rigida impostazione redazionale data alle informazioni, la ripetitività sintattica e lessicale, un elevato grado di ridondanza, la forte tendenza alla monosemia referenziale (Perotto 2008, p.47). L'equilibrio tra l'originalità (complessità) della parte tecnica e la rigidità (semplicità) della parte legale rende il testo brevettuale unico nel suo genere, utilizzabile anche all'interno dei corsi di traduzione specializzata. Inserirlo nella propria attività didattica consente al docente di condurre agevolmente gli studenti all'adozione di strategie traduttive, supportate dall'approccio testuale teorico e pragmatico, nonché di strumenti informatici come la compilazione di glossari tecnici e l'uso di uno o più strumenti CAT. Inoltre, se da una parte la macrostruttura del testo è fortemente tipicizzata, come si è detto, dall'altra la varietà dei linguaggi settoriali in ambito scientifico e tecnologico, e di conseguenza dei contenuti concettuali e lessicali, permette a ogni docente di focalizzare l'attività didattica sui propri settori di specializzazione. Per questi motivi il brevetto si presta dunque, più di altre tipologie testuali, ad agevolare il passaggio dalla traduzione didattica a quella professionale che attende lo studente al termine degli studi. Nonostante ciò la reale presenza del brevetto nei programmi universitari e il suo contributo al superamento del divario tra teoria e pratica della traduzione sono stati raramente oggetto di analisi e studio (cfr. Borello 1999 e Perotto 2008 limitatamente alla lingua inglese). Tale lacuna risulta più sorprendente nell'ambito della combinazione linguistica tedesco-italiano, dal momento che la Germania continua ad essere uno dei primi paesi al mondo per numero di domande di brevettazione presentate ogni anno. Sulla base di dati empirici, afferenti alla dimensione accademica e a quella professionale, l'intervento si propone di mettere in luce il ruolo della traduzione brevettuale dal tedesco nella didattica insieme alla sua attuale incidenza sul mercato italiano della traduzione.

La traduzione brevettuale dal tedesco all'italiano: applicazioni didattiche e prospettive professionali

PROIA F
2011-01-01

Abstract

Translating patents from German into Italian: didactic applications and professional perspectives Translating a patent is a challenge at two levels, given that its technical content is integrated into a textual and linguistic framework of an unmistakably juridical nature. The translation process thus necessarily involves a differentiated theoretical and practical approach, encompassing the morphosynctatic, lexical and textual peculiarities of both components and consequently confronting the translator with no easy task. Nevertheless a series of aspects, such as strict layout rules, syntactic and lexical recurrences, a high degree of redundancy as well as a strong tendency towards monosemy counterbalance the aforesaid complexity. This makes the patent a somewhat unique text type, suitable to be dealt with in specialized translation courses at MA level for at least two reasons. Firstly, it urges the students to adopt a differentiated translation strategy to cope with both its technical and juridical content and secondly, it encourages them to make extensive use of their computer skills and possibly of a CAT-tool. The patent appears to be one of the text types which best facilitate that leap from didactic to professional translation, the ultimate goal of our teaching activity and our students' efforts.
2011
Tradurre un brevetto equivale ad accettare una sfida che si svolge su almeno due livelli poiché in esso l'elemento tecnico-scientifico si inserisce in una cornice testuale, linguistica e concettuale di chiaro stampo giuridico. L'opera di trasposizione linguistica richiede pertanto l'adozione di un approccio teorico e pratico differenziato, che tenga conto delle peculiarità morfosintattiche, lessicali e testuali di entrambe le componenti. La conseguente difficoltà del processo traduttivo è compensata tuttavia dalla presenza di alcuni tratti condivisi, quali ad esempio la rigida impostazione redazionale data alle informazioni, la ripetitività sintattica e lessicale, un elevato grado di ridondanza, la forte tendenza alla monosemia referenziale (Perotto 2008, p.47). L'equilibrio tra l'originalità (complessità) della parte tecnica e la rigidità (semplicità) della parte legale rende il testo brevettuale unico nel suo genere, utilizzabile anche all'interno dei corsi di traduzione specializzata. Inserirlo nella propria attività didattica consente al docente di condurre agevolmente gli studenti all'adozione di strategie traduttive, supportate dall'approccio testuale teorico e pragmatico, nonché di strumenti informatici come la compilazione di glossari tecnici e l'uso di uno o più strumenti CAT. Inoltre, se da una parte la macrostruttura del testo è fortemente tipicizzata, come si è detto, dall'altra la varietà dei linguaggi settoriali in ambito scientifico e tecnologico, e di conseguenza dei contenuti concettuali e lessicali, permette a ogni docente di focalizzare l'attività didattica sui propri settori di specializzazione. Per questi motivi il brevetto si presta dunque, più di altre tipologie testuali, ad agevolare il passaggio dalla traduzione didattica a quella professionale che attende lo studente al termine degli studi. Nonostante ciò la reale presenza del brevetto nei programmi universitari e il suo contributo al superamento del divario tra teoria e pratica della traduzione sono stati raramente oggetto di analisi e studio (cfr. Borello 1999 e Perotto 2008 limitatamente alla lingua inglese). Tale lacuna risulta più sorprendente nell'ambito della combinazione linguistica tedesco-italiano, dal momento che la Germania continua ad essere uno dei primi paesi al mondo per numero di domande di brevettazione presentate ogni anno. Sulla base di dati empirici, afferenti alla dimensione accademica e a quella professionale, l'intervento si propone di mettere in luce il ruolo della traduzione brevettuale dal tedesco nella didattica insieme alla sua attuale incidenza sul mercato italiano della traduzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14090/1320
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