Seguendo un approccio biopsicosociale (1), sono state indagate le risorse relazionali coinvoltenel fronteggiamento della malattia gastrointestinale, intesa come un evento stressanteinterpersonale.Mediante una batteria di questionari inerenti il supporto sociale (3), il coping diadico (4) e la vicinanza con gli Altri Significativi (5) sono stati confrontati i risultati di soggetti con patologiagastrointestinale (N=103) rispetto ai valori normativi; inoltre sono state considerate ledifferenze in base alla diagnosi organica o funzionale.Le analisi effettuate (SPSS) evidenziano che i soggetti affetti da patologia gastrointestinale sidifferenziano in modo statisticamente significativo dal campione normativo per: una maggiorepercezione di supporto, una minore comunicazione dello stress, un maggiore ricorso ad uncoping diadico comune (che consiste nello sforzo reciproco nella gestione della malattia) e adun coping negativo (caratterizzato da comportamenti ostili, contraddittori o formali neiconfronti dell’Altro).Nello specifico, i soggetti con diagnosi funzionale, rispetto a quella organica, percepiscono unamaggiore vicinanza con l’Altro Significativo, seppur in presenza di un coping negativo nei suoiconfronti.Sembra dunque possibile ipotizzare che i soggetti con disturbo gastrointestinale presentinoambivalenza nei rapporti affettivi che, seppur percepiti come supportivi, non sembranocostituire una risorsa affettiva nel fronteggiare la malattia.

Le risorse relazionali nella malattia gastrointestinale

Carfora V;
2013-01-01

Abstract

Seguendo un approccio biopsicosociale (1), sono state indagate le risorse relazionali coinvoltenel fronteggiamento della malattia gastrointestinale, intesa come un evento stressanteinterpersonale.Mediante una batteria di questionari inerenti il supporto sociale (3), il coping diadico (4) e la vicinanza con gli Altri Significativi (5) sono stati confrontati i risultati di soggetti con patologiagastrointestinale (N=103) rispetto ai valori normativi; inoltre sono state considerate ledifferenze in base alla diagnosi organica o funzionale.Le analisi effettuate (SPSS) evidenziano che i soggetti affetti da patologia gastrointestinale sidifferenziano in modo statisticamente significativo dal campione normativo per: una maggiorepercezione di supporto, una minore comunicazione dello stress, un maggiore ricorso ad uncoping diadico comune (che consiste nello sforzo reciproco nella gestione della malattia) e adun coping negativo (caratterizzato da comportamenti ostili, contraddittori o formali neiconfronti dell’Altro).Nello specifico, i soggetti con diagnosi funzionale, rispetto a quella organica, percepiscono unamaggiore vicinanza con l’Altro Significativo, seppur in presenza di un coping negativo nei suoiconfronti.Sembra dunque possibile ipotizzare che i soggetti con disturbo gastrointestinale presentinoambivalenza nei rapporti affettivi che, seppur percepiti come supportivi, non sembranocostituire una risorsa affettiva nel fronteggiare la malattia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14090/3905
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